L’approccio progettuale ha visto un’intensa fase di riflessione, partita dal primo incontro tra progettisti e Diocesi, e proseguita con successivi sopralluoghi, in varie ore della vita parrocchiale, e affiancata dall’ascolto dei desideri dei parrocchiani emersi nel DPP. La nuova edificazione del
complesso parrocchiale di Santa Barbara, oltre alla creazione di un luogo sacro più qualificante rispetto a quello esistente, diventa occasione di riqualificazione dell’intero quartiere, dove non è presente uno spazio urbano pubblico per gli abitanti. Tre corpi di fabbrica, con destinazione ad attività Pastorale a servizio della chiesa, posta al centro del “progetto”, creano una quinta, attraversabile da vari punti di accesso, ma che al contempo identificano la sacralità del luogo. Sacralità che sarà esaltata dall’assenza di mezzi motorizzati, tramite la realizzazione di un piano seminterrato su cui saranno collocati i parcheggi, in modo da introdurre uno spazio pedonale. Dei sistemi di risalita (collegamenti verticali), composti da scale e montacarichi, consentiranno di accedere al complesso parrocchiale dal piano seminterrato fino al piano primo. L’area prevede delle zone a verde, con delle sedute, dove saranno ricollocati gli ulivi già presenti nel sito e che rimarranno come traccia di memoria fra la vecchia e la nuova chiesa. Le aree esterne sono pensate anche per ospitare delle messe estive. La realizzazione di un rialzo della quota di progetto, rispetto a quello attuale, consentirà la creazione di un grande zoccolo che eleverà il complesso rispetto al circondario consentendo di schermare gli edifici circostanti. Una monumentale cordonata, che farà parte del sagrato, renderà più imponente l’ingresso principale alla chiesa. La salita assumerà un forte significato simbolico di ascensione verso la croce. Naturalmente l’ingresso sarà consentito anche da via Portalumi, a raso con il marciapiedi, in modo da consentire un accesso agevole ai diversamente abili. Il campanile si inserisce sulla stecca su via Portalumi. Esso sarà visibile da tutto il quartiere e assumerà una sua chiara riconoscibilità nello skyline della città. Le aule pastorali saranno nella zona nord est, su due piani, dove sarà collocata anche la canonica, l’alloggio del Vicario e due alloggi. A sud-ovest vi sarà il corpo della sacrestia, agganciato tramite un deambulatorio alla chiesa e il salone parrocchiale.
Realizzazione: 2016
Sito: Licata (AG)
Committente: Diocesi di Agrigento
Progetto: Giovanni Gatto, Alessandro Dinolfo, Roberto Strano, Giovanni Quaranta
Artista: Roberto Strano