Il progetto di restauro della chiesa di Santa Maria delle Stelle ha previsto l’esecuzione di vari interventi di pulitura degli elementi lapidei tramite la rimozione del degrado nel rispetto delle patine
naturali. L’esterno della cupola presentava deposito superficiale, disgregazione, patina biologica. Sono stati effettuati interventi di pulitura con acqua nebulizzata, consolidamento con silicato di etile, passato a pennello o a spruzzo, e impacchi di argilla con carbonato di ammonio. Gli stessi interventi sono stati effettuati nella lanterna, con particolare attenzione al consolidamento del bulbo. Nel nartece è stata rimossa la pavimentazione in scaglie di marmo e realizzata una nuova in pietra calcarea di Comiso e inserti in pietra lavica. Si è intervenuto sul soffitto ligneo, probabilmente seicentesco, dove sono state ricollocate le tele, ancorate su idoneo supporto in fibra di carbonio e, laddove necessario, restaurate. Queste erano state staccate in interventi precedenti e mai più ricollocate. Sono state restaurate le pitture a tempera del secondo ordine della navata centrale. Esse presentavano deposito superficiale, mancanze, macchie, colature e necessitano di consolidamento. Alcune parti sono state ricostruite, ma rese riconoscibili, con la tecnica dello spolvero. Nei prospetti esterni sono stati rimossi gli intonaci cementizi presenti fra le paraste in pietra che non consentivano la traspirabilità della muratura. Lungo il perimetro, per la presenza di umidità di risalita, è stato utilizzato intonaco deumidificante macroporoso di calce idraulica. La successiva altezza e tutto il resto dei prospetti è stato realizzato con intonaco di calce idraulica. Le coperture, in coppi siciliani, sono state revisionate volgendo particolare attenzione alle zone interessate dalle infiltrazioni (navate laterali – zona ingresso chiesa da nartece). La presenza di due lesioni nel transetto sud hanno suggerito l’inserimento di tiranti in ferro. Per evitare la presenza di una piastra a vista, all’interno della chiesa, e di danneggiare le pitture a foglia d’oro, si è preferito mettere dei tiranti con fialoide. Dalle indagini diagnostiche è emerso la non compattezza dei pilastri della navata centrale a causa della presenza di materiale incoerente all’interno delle stesse. Pertanto, sono state realizzate delle iniezioni di calce idraulica naturale su tutti i pilastri, con un passo verticale di 50 cm, su quattro lati, in corrispondenza degli angoli. È stato realizzato un nuovo impianto illuminotecnico volto alla valorizzazione in modo particolare del soffitto ligneo con proiettori a led. L’ illuminazione valorizza gli elementi architettonici della fabbrica, in modo particolare del soffitto ligneo.
Realizzazione:2015
Sito: Comiso (RG)
Committente: Soprintendenza BB.CC.AA di Ragusa
Progettista e direttore dei lavori: Alessandro Ferrara, Domenico Buzzone, Giovanni Gatto.
Fotografie: Carlo Giunta, Giovanni Gatto
Lighting Designer: Angelo Sanzone
Indagini diagnostiche: LIRBA (Laboratorio Indagini e Restauro dei Beni Architettonici “S. Boscarino”) dell’Università di Palermo. Direttore Prof. Arch. Franco Tomaselli, coordinamento operativo Prof. Arch. Gaspare Massimo Ventimiglia